CREDEM, 100 INSERIMENTI DI LAUREATI IN MATERIE TECNICO – SCIENTIFICHE (STEM) NEGLI ULTIMI 3 ANNI

Sono 100 i laureati in materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (le cosiddette lauree STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering e Mathematics) che Credem, tra i principali gruppi bancari d’Italia e tra i più solidi in Europa, ha inserito negli ultimi 3 anni. 

Le professioni legate all’ambito dell’innovazione e della trasformazione digitale sono il 7% del totale (circa 500 persone) della forza lavoro del Gruppo. Nello specifico, negli ultimi tre anni il 12% delle nuove assunzioni ha riguardato profili STEM confermando la strategia del Gruppo di investimento sull’innovazione per migliorare costantemente il livello di servizio alla clientela.

Le attività svolte dalle persone specializzate in ambiti tecnico – scientifici riguardano non solo l’area dei sistemi informativi, ma anche numerose funzioni all’interno delle società del Gruppo nell’ambito della tecnologia dell’informazione (information technology), del marketing, del legale, della finanza e della gestione dei progetti (project management).

“Stiamo attivamente ricercando professionisti STEM da integrare in tutte le nostre aree e società del Gruppo per diffondere e applicare queste competenze in modo trasversale, migliorando così la qualità, l’innovazione e la sicurezza della nostra offerta”, ha dichiarato Marco Casini, responsabile gestione e selezione del personale Gruppo Credem (Foto in alto).

Il Gruppo sta portando avanti nel corso degli anni un percorso di sviluppo nell’ambito dell’innovazione con un modello basato su tre pilastri: il primo denominato “Assess” per monitorare il mercato interno ed esterno su trend tecnologici, competition e nuove metodologie, il secondo “Change” per supportare le funzioni aziendali alla preparazione di persone, processi e organizzazione attraverso nuovi strumenti e metodologie, il terzo “Innovate” per collaborare con le funzioni aziendali per implementare progetti sperimentali sui temi del futuro valutandone l’eventuale fattibilità tecnica e l’efficacia di business. Nel 2018, in particolare, il Gruppo ha istituito l’Innovation Unit, una funzione dedicata all’identificazione di opportunità e allo sviluppo di soluzioni innovative, che lavora a stretto contatto con esperti, startup, scuole e università. Nel 2021 è stata creata una nuova area aziendale che riunisce sotto un unico coordinamento le funzioni dei sistemi informativi, dell’organizzazione, dell’innovazione di Credem e Credemtel, la società del Gruppo specializzata nei servizi digitali (Area Futuro). Tale area ha l’obiettivo di stimolare l’innovazione, accompagnare lo sviluppo dei servizi aziendali in ottica di sostenibilità, far evolvere l’organizzazione con nuovi modelli organizzativi ed avere una vista sul mercato di riferimento. Nei prossimi mesi inoltre, il Gruppo aprirà un nuovo spazio dedicato all’innovazione presso il Capannone 17 del Parco Innovazione a Reggio Emilia, nell’ambito del progetto di riqualificazione delle storiche Officine Meccaniche Reggiane che ha l’obiettivo far diventare quest’area il nuovo polo culturale e tecnologico della città. 

Di recente, Credem ha inoltre ottenuto l’attestazione di conformità della gestione dei sistemi e dei processi di innovazione in base alla Linea Guida internazionale ISO 56002:2019 da parte di Bureau Veritas Italia (leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione), che conferma l’efficacia della strategia. Tale riconoscimento attesta che la banca è stata valutata e giudicata conforme ai requisiti previsti dalla norma per quanto riguarda i progetti d’innovazione per monitorare il mercato e le iniziative aziendali e di Gruppo, gestire il cambiamento, supportare l’innovazione e svolgere la funzione di acceleratore d’impresa nell’ambito dei processi organizzativi, dei prodotti e dei servizi offerti.

Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d’Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business a fine settembre 2023, tra raccolta complessiva e prestiti, pari a circa 130 miliardi di euro.